Un uomo, giovane, bello, spregiudicato e cattivo, ci viene raccontato dagli occhi e dai ricordi dei suoi “amici”, dei suoi genitori, dalle sue mogli, è il giorno del suo compleanno, Barbablù, il più temibile delle fiabe nel giorno in cui si celebra la sua nascita si confessa e ci racconta cosa significa volere bene al Dio sbagliato, come ci si sente quando si capisce che quel Dio sbagliato è ormai la propria voce, il tuo stesso sangue, la tua stessa vita. C’è possibilità di salvarsi? Chi mi può salvare? E chi mi può veramente condannare? Proviamo a raccontare quello che vediamo e che fa parte della nostra esistenza senza giudizio, soltanto prendendo atto che pure questo può accadere quando si viene catapultati nella vita. Non cerchiamo la risposta ma ascoltiamo le domande.