L’ultima cena
di Alfredo Traps

SINOSSI

Una favola grottesca, tratta da La Panne di Durrenmatt in cui un piccolo imprevisto, un insignificante guasto meccanico, appunto una macchina in panne, diventa l’occasione perchè il destino possa uscire da dietro le quinte e possa compiersi, facendo giustizia.  Di cosa siamo vittime, di cosa siamo carnefici? Quanto possiamo fare in quanto uomini di fronte al caso? Non abbiamo la pretesa di rispondere, ci piace pensare che vivere è porsi delle domande, la nostra Ultima cena di Alfredo Traps è un passaggio attraverso la trappola, il digiuno, il castigo, la tragedia, la fregatura, il complotto, il gioco, il gioco truccato, la responsabilità, l’ebbrezza, l’ubriachezza, la complicità, la bellezza, la cattiveria, l’onestà, i sorrisi, la squadra, la difficoltà, l’energia, la forza, la miseria e la simpatia. Non si tratta di definire una giustizia ideale, un dover essere, che indica la strada da seguire per realizzare o avvicinarsi a ciò che vi è di perfetto. Si tratta piuttosto di seguire le strade tortuose, grottesche, spesso feroci, lungo le quali la giustizia trova la sua realizzazione.

Da quale cervello feroce impazzito dalla rabbia Da quale spirito sadico vigliacco e snaturato Nasce l’idea terribile della gabbia Dove l’uomo rinchiude e lo tiene murato? - Jules Clarenson

CREDITI

con: Alessio Pallara, Gaetano Spera, Maurizo Mazzei, Fiodor Gjoni, Giovanni Partipilo, Daniele Falanga, Gjeli Luftar, Gertian Zaho, Marco Errini, Francesco Chiarillo, Pierluigi Bolognese, Giuseppe Ballabene.
Progetto e Produzione: Io ci Provo
Ideazione e regia: Paola Leone
Drammaturgia: Mariano Dammacco e Paola Leone
Assistente alla regia: Antonio Miccoli 
Costumi: Lapi Lou
Scenenografia: Luigi Conte 
Luci: Davide Arsenio

video promo

PHOTO GALLERY

PRESS BOOK

locandina ufficiale

rassegna stampa